Egira - 15 novembre 2012
L'Ègira (arabo: هجرة, hijra, "emigrazione") indica il trasferimento, più propriamente, la rottura dei vincoli tribali che esponeva a gravissimo rischio tutti coloro che a qualsiasi titolo avessero abbandonato nella Penisola araba il loro gruppo tribale.
Una "Piccola Egira" fu organizzata già nel 614 da Maometto, profeta dell'Islam, verso l'Etiopia per mettere in salvo un gruppetto assai contenuto di fedeli musulmani maggiormente esposto alle ritorsioni operate contro di loro dai parenti o ostili alla loro nuova fede.
L'egira per antonomasia è però quella che organizzò lo stesso Maometto da Mecca verso la città-oasi di Yathrib, poi rinominata Medina (propriamente Madīnat al-Nabī, "Città del Profeta"), non solo a causa della crescente ostilità dei suoi concittadini che temevano di veder danneggiati i propri interessi commerciali e vilipesa la propria fede, ma anche in considerazione del fatto che le tribù di quest'oasi gli offrivano di assumere un comando super partes nella gestione dei rapporti tra le varie comunità (cosa che egli fece varando la costituzione di Medina). Un certo numero di fedeli seguirono Maometto a Medina, divenendo anch'essi membri di quella comunità (i muhājirūn: "coloro che hanno fatto l'Egira").
Di fatto, più che rappresentare una "fuga", l'egira di Maometto sancì la nascita del primo nucleo di uno Stato islamico. È in considerazione di ciò che il 622, l'anno in cui questo trasferimento ebbe luogo, venne poi prescelto - si dice all'epoca del secondo califfo Umar ibn al-Khattab - come inizio del calendario islamico, basato su una scansione temporale di tipo perfettamente lunare. Il 1° muharram dell'anno 1, inizio di questa era, corrisponde al 16 luglio 622. L'egira si svolse invece tra il 26 safar (9 settembre) e il 12 Rabi' I (24 settembre).
L'espressione data dell'egira (AH, annus hegirae o semplicemente E. o h.) indica quindi una data che si basa su questo tipo di calendario e negli studi specialistici essa precede quella gregoriana, separata da un trattino.