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Noi siamo con le vittime di Barcellona

barcellonaNoi siamo con le vittime di Barcellona, e della Finlandia e del più omesso Burkina Faso.
Non è dato sapere, nelle occulte trame del terrore, a cosa si debba questo nuovo sussulto omicida. Neppure è lecito fare ipotesi su cosa avvenga nelle retrovie, e tanto meno nei centri di potere da cui in ultimo le azioni dipendono. Quel che è certo è unicamente il sangue innocente. La giustificazione che ai sicari viene fornita – che le vittime hanno la colpa di appartenere a un mondo in sé peccaminoso – non ha ovviamente un fondamento plausibile per chi coltivi in sé valori umani. Essi incarnano la disumanità di cui accusano i poteri considerati dominanti; oltre che essere strumenti di giochi incontrollabili.
Ancora una volta il sangue delle vittime ricade sull’Islam. La stragrande maggioranza dei Musulmani, estranea a quanto accade, è tuttavia chiamata a fare i conti con l’odio che attecchisce al suo interno. E non solo per l’ostilità di cui potrebbe diventare oggetto, ma in quanto la violenza è la più grave minaccia per l’Islam stesso, inquinandone il senso spirituale.

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