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Noi siamo coi Rohingya e col Myanmar

rohingyaNoi siamo coi Rohingya, così come con qualsiasi minoranza perseguitata nel mondo.

Nel levarci in solidarietà a questa popolazione, colpita da una grave violenza persecutoria condannata dalle Nazioni Unite e dalla comunità internazionale, lo facciamo mano nella mano con le principali autorità buddhiste del mondo - da Thich Nhat Hanh al Dalai Lama – che hanno lanciato un appello internazionale per denunciare tali persecuzioni, e per invitare la popolazione buddhista del Mynamar ad astenersi dalle violenze e ad operare per la loro cessazione, nel nome dello stesso Dharma buddhista e dei suoi nobili insegnamenti.

Tale appello è stato sottoscritto dall'Unione Buddhista Italiana, e successivamente diffuso e valorizzato da esponenti delle stesse comunità islamiche italiane, solitamente invitate a loro volta a dissociarsi da episodi di violenza legati all'Islam. Esso si iscrive in un più ampio orizzonte di autorevoli pronunciamenti, che da Papa Francesco all'Imam di al-Azhar hanno visto in prima fila proprio le autorità delle principali tradizioni spirituali: se il male del settarismo e del fanatismo integralista costituisce un pericolo per ognuna di esse, è proprio al loro interno che possiamo rintracciare oggi i primi e migliori antidoti a tali malattie.

Nell'auspicare un'immediata cessazione delle violenze e una pronta riconciliazione delle nobile popolazione birmana in tutti suoi elementi, uniamo dunque la nostra voce a questi autorevoli appelli, chiedendo alle nostre istituzioni di non tacere e di agire concretamente rispetto a quanto sta accadendo. Nella comune lotta civile e spirituale all'ignoranza, all'odio e ad una distruttiva avidità, i valori condivisi della conoscenza e della compassione costituiscono per noi la solida base del dialogo e della riconciliazione, tanto in Myanmar quanto nelle nostre città e nel mondo intero.

Invitiamo la cittadinanza e le istituzioni di Torino e del Piemonte
a un incontro pubblico venerdì 22 settembre alle 18
al centro italo-arabo Dar Al-Hikma, a Torino in via Fiochetto 15.

Interverranno soprattutto esponenti della comunità islamica e di quella buddhista.

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