Tiziano Terzani. La forza della verità

tiziano-terzani-la-forza-della-veritPuò non esser facile, nel pieno della società secolarizzata, tornare a vivere l’esperienza spirituale. Molti devono compiere percorsi insoliti e l’Oriente è per lo più, da tempo, via “obbligata”.

Gloria Germani si è formata sia nella filosofia occidentale sia negli studi indologici. Da tempo scrive libri finalizzati a mostrare quale contributo la cultura dell’Oriente possa oggi offrire alla crisi del modello di pensiero occidentale. Degno di nota è forse soprattutto un’originale lettura di Madre Teresa: Teresa di Calcutta: una mistica tra Oriente e Occidente. Non è la prima volta che scrive di Tiziano Terzani, ma l’ultimo suo libro - Tiziano Terzani. La forza della verità (Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza 2015) – vuole mostrare in lui un “saggio dei nostri tempi”, nonché il portavoce di un manifesto socio-politico, come mostra l’implicito richiamo a Gandhi. Forti i riferimenti a Fritjof Capra, l’autore del Tao della fisica e del Punto di svolta. Il nostro tempo è caratterizzato da un’alternativa: proseguire su una strada che si rivela sempre più distruttiva, oppure convergere su un grande cambiamento nella coscienza culturale.

Il libro è una biografia che ripercorre le tappe di un cammino personale che il suo stesso protagonista seppe rappresentare come paradigmatico del nostro tempo.

Grande esponente di ciò che nella società secolarizzata ha in parte sostituito la filosofia e la sapienza tradizionale come chiave di lettura della realtà – il giornalismo – Tiziano Terzani ha vissuto come diretto testimone i grandi eventi attraverso cui i popoli dell’Asia sono diventati protagonisti della storia mondiale. Ma soprattutto, avendo attraversato in quegli eventi la crisi del marxismo, ha dovuto prendere coscienza di come il modello sociale vittorioso, il capitalismo senza freni, discenda in fondo dall’identica matrice: quella di una civiltà materialistica che ha sostituito la scienza a una visione spirituale della vita. Quand’è, si domanda, che abbiamo sbagliato strada?

Sempre più, come noto, vive la conversione dalla superficie esterna degli eventi, in cui pure si era saputo muovere con tanto successo, all’interiorità. Ed è soprattutto l’India ad accoglierlo. Nel paese di Gandhi egli trova la forza della verità che non aveva trovato nelle rivoluzioni e nel mito del progresso. Una grave malattia sarà il contesto e la metafora di quella conversione, contribuendo ad aprire porte che avrebbero potuto non dischiudersi. Saprà spogliarsi di ogni cosa e soprattutto di se stesso, e lasciare infine questa vita senza più alcuna percezione di separatezza.

Resta comunque fedele fino all’ultimo alla sua professione, narrando non più gli eventi esterni ma quelli dell’interiorità, e rendendo partecipi i suoi lettori di una progressiva apertura all’Essere.

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