Si sviluppa il dibattito intorno all’articolo di Vito Mancuso pubblicato su La Stampa il 13 luglio. Questa volta quel che pubblichiamo esprime un punto di vista ebraico, espresso da un amico della Comunità Ebraica di Torino in una lettera non pubblicata al direttore del giornale.
Il giudizio che viene formulato sugli eventi in corso a Gaza è probabilmente diverso da quello che stiamo condividendo come Interdependence, ma non saremmo coerenti con noi stessi se non sapessimo metterci fraternamente in ascolto delle convinzioni e ancor più del vissuto di ciascuno, ritenendo che in ciascuno, noi compresi, ci sia un frammento di verità di cui tenere conto. Con questo spirito nei prossimi giorni daremo voce a un punto di vista islamico.
Quel che ci sta particolarmente a cuore è che la drammatica vicenda in corso, col suo immane carico di sofferenza, va ben al di là del suo immediato significato politico, ma scava più in profondità, fino a portare alla luce nodi che sono all’origine della nostra coscienza culturale e spirituale. Per questo evidentemente, quale che sia il giudizio, l’articolo di Mancuso costituisce un’occasione preziosa.
