Per quanto non l’abbiamo direttamente organizzato, questo incontro pare suggellare ventiquattro anni della storia di Interdependence. Era infatti il 2001, ben prima dell’11 settembre, quando conobbi Ermis. Fu a casa sua, a Pianezza, essendovi condotto da Padre Costa. Io avevo appena pubblicato in due puntate un certo scritto, sulla rivista Tempi di Fraternità, che ora si può leggere nella forma più ampia sul sito del Dialogo Interreligioso Monastico: https://www.dimitalia.com/documenti/conferenze/cristo-e-buddha-torrero.
Formalmente Interdependence sarebbe stata costituita solo nel 2007, ma prima ci sarebbe stata la rivista cartacea Interdipendenza, e prima ancora una certa iniziativa, pensate un po’, sul conflitto israeliano-palestinese, che raccolse notevole consenso in vari ambiti. Ma la radice profonda, data dall’incontro della fede cristiana con il Dharma, veniva prima, ed è una singolare circostanza che io ed Ermis ci ritroviamo di nuovo a confrontarci su quel che era alle origini.
Cristianesimo e buddhismo sono ovviamente due grandi orizzonti spirituali, tra i quali sembra esserci, nella diversità notevole dei linguaggi, un legame misterioso. Ma più ancora il confronto risulta interessante in quanto chiama in causa un frutto particolarmente nutriente per entrambe le tradizioni: la disposizione amorevole e sollecita verso gli altri e ciò di cui facciamo parte. Carità e compassione cosa sono se non due modi per intendere lo stesso orientamento umano?
Bruno Portigliatti, presidente emerito dell'Unione Buddhista Europea, è stato a sua volta tra i fondatori di Interdependence. Francesco Curto ha dato vita con il comitato Fedinsieme, in rapporto con Interdependence e con altre entità, un nuovo modo di intendere il dialogo interreligioso. Eusapia (Tina) Iezza, con i volontari di strada di Progetto Leonardo, ha tradotto tutto ciò in un modello educativo per i giovani, basato sull’aiuto rivolto agli ultimi.