MATTHIEU RICARD E ROBERT THURMAN

 

Dopo Sogyal Rinpoche, altri due personaggi significativi della cultura buddhista di tradizione tibetana, nonché di grande notorietà internazionale, sono a Torino, ospiti di Torino Spiritualità: Matthieu Ricard e Robert Thurman. Rispettivamente il 22 e 23 settembre, alle ore 18 nel Cortile di Palazzo Carignano.


Matthieu Ricard (nato nel 1947), abbandonata una brillante carriera di biologo molecolare, è diventato monaco, riuscendo a conciliare la vita meditativa e dedita a progetti compassionevoli con la pubblicazione di libri di notevole successo, tra i quali, in edizione italiana: Il gusto di essere felici (Sperling&Kupfer 2008), L’arte della meditazione (Sperling&Kupfer 2009), Tibet (Mondadori 2008), Un viaggio immobile. L’Himalaya contemplata da un eremo (L’ippocampo, 2009). Insieme al padre, il filosofo Jean-Francois Revel, ha pubblicato Il monaco e il filosofo (Tea, 2000). Partecipa al programma Mind and Life, sui rapporti tra scienza e ricerca spirituale, ed è il traduttore francese del Dalai Lama.

 

Robert Thurman (nato nel 1941), ora titolare della cattedra di Studi Indo-tibetani alla Columbia University di New York, è stato per alcuni anni monaco ed è amico personale del Dalai Lama. Ha tradotto importanti testi dal Tibetano e si adopera in vario modo per mostrare il contributo che la tradizione spirituale tibetana potrebbe portare alla società occidentale. Ad esempio sostiene che l’attuale situazione di crisi dell’Occidente potrebbe essere un’occasione preziosa per mutare orientamento a livello sociale, attraverso il superamento dell’egoismo e l’acquisizione di valori di condivisione. Tra i suoi libri pubblicati in Italia: La rivoluzione interiore (Mondadori, 1998), La montagna sacra (Neri Pozza, 2003) e Ira (Raffaello Cortina, 2006).

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