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N° 48 - Quando viene lo spirito - 19-05-2010

 

QUANDO VIENE LO SPIRITO

Esistono esperienze in cui la coscienza ordinaria viene sorpresa da eventi inaspettati, che dischiudono connessioni fino a quel momento impensabili. Come all’improvviso ci si rende conto del vento che soffia tra le fronde, allo stesso modo si può avvertire il più ampio respiro che muove l’universo.
Nei linguaggi più diversi, gli uomini di ogni tempo hanno inteso quelle esperienze come squarci in cui si mostrano le radici della realtà, dalle quali fluiscono energie che alimentano la vita di ogni giorno.
La loro memoria, custodita attraverso le generazioni, costituisce il nucleo delle tradizioni spirituali. Grazie a esse è data a ciascuno la facoltà di riconnettersi a quelle esperienze, e almeno in qualche misura a riviverle.
Il pluralismo delle tradizioni è il miglior fondamento della libertà della ricerca spirituale: nessuno può considerarsi esclusivo detentore del bene che più intimamente ci è comune.
Ricordiamo in questi giorni due feste, appartenenti a diverse tradizioni, in cui centrale è il dischiudersi della comprensione spirituale: la Pentecoste, soprattutto nel significato cristiano, che rievoca la discesa dello Spirito sugli Apostoli; e il Vesakh, che celebra, unitamente alla nascita e al definitivo ingresso nel Nirvana del Buddha, l’esperienza dell’Illuminazione.
Annunciamo inoltre un importante convegno che si svolgerà nel millenario monastero di San Biagio di Mondovì.
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MONASTERO DI S. BIAGIO DI MONDOVÌ (CN)
Dom, 30/05/2010 - 09:00
QUANDO VIENE LO SPIRITO
RELIGIONI A CONFRONTO

ORE 9.00 Accoglienza e registrazione dei partecipanti
ORE 9.15 Saluto di Stefano Viglione, Sindaco della Città di Mondovì
ORE 9.25 Introduzione ai lavori:
Sr. Clelia Ruffinengo (Monastero di San Biagio)
Bruno Portigliatti (Centro di Documentazione Buddhista)
Seguirà preghiera interreligiosa

Interventi:
ORE 9.45 Svamini Hamsananda Giri (vicepresidente dell’Unione Induista Italiana): “Il Signore abita tutto ciò che nel mondo si muove. Esso si muove e sta in moto” (Isha Upanishad 1,1)
ORE 10.45 Carla Gianotti (Is.I.A.O., Istituto per l’Africa e l’Oriente): Generare Bodhicitta: il Pensiero del Risveglio
(ORE 11.45 Pausa caffè)
ORE 12.00 Baya Brahim (Comunità Musulmana di Cuneo): La spiritualità nel quotidiano del fedele musulmano
ORE 13.15 Pranzo
ORE 14.45 Rav Luciano Caro (Rabbino Capo di Ferrara): Il soffio che dà la vita
ORE 15.45 Mons. Luciano Pacomio (Vescovo di Mondovì): “Il vento soffia dove vuole” (Gv 3,8)
ORE 16.45 pausa
ORE 17.00 Conclusione dei lavori: Claudio Torrero (Interdependence)

Per la partecipazione al convegno l’offerta è libera.
Per motivi di organizzazione è indispensabile la prenotazione per il pranzo con offerta di € 10,00 entro il 25 maggio.

Telefonare al n. 0174/686298 - 0174/686298 (ore pasti)
Comunicare via e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sito internet: www.monasterosanbiagio.com.

S. Biagio si raggiunge con l’autostrada Torino-Savona. Uscire a Carrù, proseguire in direzione Cuneo e girare a Morozzo per S. Biagio

MONASTERO DI S.BIAGIO “MADONNA DELLA FIDUCIA” DI MONDOVÌ (CUNEO)
CENTRO DI INFORMAZIONE BUDDHISTA DI GIAVENO (TORINO)

Con il patrocinio di PROVINCIA DI CUNEO, CITTÀ DI MONDOVÌ, CITTÀ DI GIAVENO,
CESMEO, INTERDEPENDENCE

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Invitiamo a visitare il sito di Interdependence (www.interdependence.eu). Oltre al testo che segue, l’augurio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in occasione della festa buddhista del Vesakh, si potranno trovare tra gli altri i seguenti scritti, per lo più già pubblicati sulla rivista cartacea Interdipendenza:

Bruno Di Porto, Viaggio alle sorgenti dell’amore
Claudio Torrero, Incontro all’Illuminazione
Cristiana Cattaneo, De pace fidei
Ivo Magliola, Il mio cuore accoglie ogni forma
Gabriella Romagnoli, Divine interdipendenze

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CRISTIANI E BUDDHISTI ONORANO LA VITA UMANA
COME BASE DEL RISPETTO PER TUTTI GLI ESSERI UMANI

Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso

Cari Amici Buddhisti,
1. In occasione della vostra festa del Vesakh, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso porge congratulazioni e auguri cordiali di pace e gioia a tutti voi sparsi nel mondo. Che questo messaggio possa contribuire a rafforzare i legami di amicizia e collaborazione già esistenti tra noi a servizio dell’umanità.
2. Cogliamo quest’occasione per riflettere insieme su un tema di particolare importanza oggi, e cioè, la crisi ambientale che ha già suscitato notevoli problemi e sofferenze in tutto il mondo. Gli sforzi delle nostre due comunità per l’impegno nel dialogo interreligioso hanno contribuito a creare una nuova consapevolezza dell’importanza sociale e spirituale delle nostre rispettive tradizioni religiose in questo campo. Riconosciamo di avere in comune una maniera di considerare valori come il rispetto per la natura di tutte le cose, la contemplazione, l’umiltà, la semplicità, la compassione, e la generosità. Questi valori contribuiscono a una vita di non violenza, equilibrio, e sobrietà.
3. Papa Benedetto XVI, ha fatto notare che "I differenti fenomeni di degrado ambientale e le calamità naturali… ci richiamano l’urgenza del rispetto dovuto alla natura, recuperando e valorizzando, nella vita di ogni giorno, un corretto rapporto con l’ambiente." (Udienza Generale, 26 agosto 2009). La Chiesa Cattolica considera la tutela dell’ambiente come intimamente legata al tema dello sviluppo integrale della persona umana e, da parte sua, non s’impegna solo nella difesa della destinazione universale dei doni della terra, dell’acqua e dell’aria, ma incoraggia gli altri a unire gli sforzi per proteggere l’umanità dall’autodistruzione. La nostra responsabilità nel proteggere la natura scaturisce, infatti, dal nostro rispetto reciproco e proviene dalla legge scritta nei cuori di ogni uomo e donna. Di conseguenza, quando nella società si rispetta l’ecologia umana, ne trae beneficio anche l’ambiente (cfr. l’Enciclica Caritas in Veritate, n. 51).
4. Cristiani e Buddhisti nutrono un profondo rispetto per la vita umana. E’ perciò cruciale per noi incoraggiare gli sforzi miranti a creare un senso di responsabilità ecologica, e riaffermare al contempo le nostre convinzioni condivise circa l’inviolabilità della vita umana in ogni stadio e condizione, la dignità della persona e la missione unica della famiglia, nella quale si impara ad amare il prossimo e a rispettare la natura.
5. Promuoviamo insieme un corretto rapporto tra gli esseri umani e l’ambiente! Aumentando i nostri sforzi per la creazione di una coscienza ecologica per una coesistenza serena e pacifica, possiamo dare testimonianza di uno stile di vita rispettoso, che trova senso non nell’avere di più, ma nell’essere di più. Condividendo le prospettive e gli impegni delle nostre rispettive tradizioni religiose, possiamo contribuire al benessere del nostro mondo.
Cari Amici Buddhisti, vi rinnoviamo l’espressione dei nostri sinceri saluti, augurando a voi tutti una felice Festa del Vesakh.

Cardinale Jean-Louis Tauran
Presidente
Arcivescovo Pier Luigi Celata
Segretario

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