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Newsletter n° 137. Una grande filosofia. Sabato 10 febbraio 2018

 

 




Se gli altri esseri sono separati da me, sarà legittima la mia indifferenza per la loro sorte; ma se essi sono inseparabili da me come io da loro, se la mia stessa identità è formata dal tessuto delle relazioni in cui sono coinvolto, allora ogni autentica cura verso me stesso coincide con l'agire responsabile nel contesto che mi comprende.

 

Interdependence è espressione di un percorso…

In questo numero

Newsletter n° 137, sabato 10 febbraio 2018

Una grande filosofia

pareyson

In questi giorni – era per la precisione il 4 febbraio – ricorre il centesimo anniversario della nascita di uno dei grandi filosofi del Novecento: Luigi Pareyson. Per una singolare circostanza quest’anno si celebra anche il centenario di Panikkar.
Superficialmente si ritiene che la filosofia riguardi alcuni specialisti, e sia ben lontana dal pensiero comune. Si è peraltro generalmente inconsapevoli di come quest’ultimo sia plasmato da ben precise visioni, che hanno un’origine spesso remota: cioè per l’appunto da filosofie. E soprattutto non si tiene in conto che la filosofia interpella...


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Pensiero espressivo e pensiero rivelativo
di Luigi Pareyson

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Uno dei luoghi comuni più diffusi nella cultura odierna è una concezione genericamente ma integralmente storicistica, per la quale ogni epoca ha la sua filosofia, e il significato d’un pensiero filosofico risiede nella sua aderenza al proprio tempo. Non si tratta più dello storicismo classico, che, interpretando la storia come progressiva manifestazione della verità, e quindi le filosofie particolari come gradi di sviluppo della verità totale, finiva per conferire un significato speculativo alla stessa corrispondenza d’una filosofia alla sua situazione storica. Si tratta invece d’uno storicismo integrale...

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Un’ermeneutica dell’esperienza religiosa
di Giuseppe Riconda

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Negli ultimi anni della sua vita Luigi Pareyson ha elaborato, a partire dalla tradizione ebraico-cristiana, una concezione filosofica, che può essere considerata un’ermeneutica filosofica dell’esperienza religiosa. Qualcosa di simile a quello che è stato sviluppato da filosofi come Rosenzweig e da Lévinas rispetto alla tradizione ebraica e da pensatori come Berdjaev e Florenskij nei confronti della tradizione ortodossa russa.
Ebbene, io penso che si tratti di un’idea le cui potenzialità oltrepassano l’ambito a cui è stata applicata, in cui io stesso mi muovo, e potrebbe investire altre aree religiose.
La tesi che voglio presentare è dunque che la prospettiva filosofica proposta da Luigi Pareyson possa avere una valenza interculturale e interreligiosa...

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Un’ontologia dell’interdipendenza
di Claudio Torrero

prajnaparamita

Il problema della costruzione di una filosofia interculturale si pone oggi a diversi livelli.
C’è innanzitutto un’esigenza ovvia per chiunque, cioè che i processi di globalizzazione in corso avvicinano i popoli, talvolta li mescolano e in ogni caso rendono inevitabile pensare la pluralità delle tradizioni e delle culture del pianeta.
Quello che comunemente si pensa e si dice, che i vari soggetti che compongono il mosaico dell’umanità devono imparare a convivere nel rispetto reciproco, presuppone evidentemente la conoscenza gli uni degli altri, e una conoscenza che non si limiti agli aspetti più superficiali tra quanti definiscono un’identità ma vada a cogliere le radici più profonde...

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