Pluralismo religioso e fraternità universale

fratelli tutti

Col periodo del Natale, e prima ancora della festa ebraica di Hanukkah, si avvia alla conclusione questo anno 2020, che non sarà facile dimenticare.
In tutto il pianeta le abitudini di vita sono più o meno stravolte, un’atmosfera sospesa aleggia ovunque, nessuna certezza vi è su quel che sarà dopo se non che difficilmente le cose torneranno come prima. Dietro le quinte, e anche attraverso le gestione di quel che accade, continua la lotta attraverso cui da anni ci si contende il potere mondiale.
Nel frattempo, facendone coincidere l’uscita col 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, Papa Francesco ha promulgato l’enciclica Fratelli tutti. Cinque anni dopo la Laudato si’, in cui la Chiesa proponeva un impegno comune di tutte le tradizioni religiose e dell’umanità intera per la salvezza della terra, ora ne viene espresso il correlato implicito: la fraternità umana come ideale etico-politico per i nostri tempi.
Si tratta di eventi che non riguardano esclusivamente la Chiesa Cattolica, perché l’orizzonte è fin da subito interreligioso e addirittura si dilata al di là di ogni confessione. Si sta rapidamente configurando uno scenario nuovo, con cui tutte le tradizioni e le culture dovranno confrontarsi. Dal punto di vista spirituale mutamenti profondi premono, non senza contrasti e non facili valutazioni sul senso di ogni cosa.

 Tra i contributi che forniamo c’è innanzitutto una presentazione dell’enciclica, attraverso un testo di D. Ermis Segatti. Del quale è particolarmente importante la lettura dell’enciclica compiuta in dialogo con Francesco Sisci, in cui propone un’interpretazione in chiave “neocostantiniana”: https://www.youtube.com/watch?v=xSfqIXc1QqI.
Poi, in un saggio di Roberto Catalano, presentiamo il percorso di una grande figura spirituale attraverso cui questa estensione della dimensione ecclesiale fino a quella di una fraternità universale, nell’accoglienza delle tradizioni altre, era già stata anticipata. Si tratta di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari. Quest’anno si celebrava il centenario della nascita, e mai la ricorrenza avrebbe potuto essere più significativa.
Attraverso uno scritto di Emanuela Scamoni abbiamo inoltre la presentazione di nuove vie spirituali che stanno configurandosi in ambito cattolico, in evidente sintonia col clima interreligioso. Infine Bhante Dharmapala affronta una questione del tutto tipica ormai di questo nostro tempo: le delicate implicazioni connesse con la diffusione di percorsi meditativi di origine orientale, soprattutto buddhista, in ambito cristiano.
Circa i rapporti tra buddhismo e cristianesimo, tra le recensioni di libri appena usciti segnaliamo un confronto tra Bruno Portigliatti e lo stesso Bhante Dharmapala sul libro Cristiani e buddhisti di D. Ermis Segatti. 

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