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Sempre e per sempre. Nell'attesa di incontrarci personalmente, preghiamo

di Paola Monferrato

 

silvia romano

Uno dei frutti della pandemia è stato quello di portare l'attenzione di tutti sulle persone che da sole, a volte nella disperazione, affrontano l’agonia e la morte. Ed è in quel contesto che a Torino Bruno Cavallo, presidente dell’Associazione Maria Madre della Provvidenza, ed io abbiamo avuto, nello stesso momento, la medesima ispirazione: creare un movimento di preghiera a sostegno delle anime degli agonizzanti e dei defunti che vivono il passaggio in solitudine. Sarebbe avvenuto nel modo che la pandemia consentiva, cioè con la preghiera a distanza.
La preghiera è iniziata qualche settimana fa, con l’autorizzazione dell’Arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia. Consapevoli che questo particolare bisogno non è limitato al periodo della pandemia, abbiamo deciso di non dover prevedere una data di termine.

Nel momento dell'ispirazione avevamo inoltre colto che l’urlo silenzioso che arriva dai nostri fratelli non è rivolto solo a noi cattolici, ma a tutti. Per questo motivo già nella lettera di presentazione all’Arcivescovo avevamo detto che ne avremmo voluto parlare con esponenti di altre fedi. E così abbiamo fatto.

Ora sappiamo che l’esigenza primaria è quella di incontrarsi di persona. Nel frattempo rimaniamo a vostra completa disposizione, attraverso questa redazione, per qualsiasi informazioni e vi invitiamo a continuare a pregare per il bene comune. Affinché questo periodo di riavvio corrisponda ad una vera rinascita.

 

 

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